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Situato tra l'Arco di Augusto e la Basilica Emilia, il tempio, dedicato a Cesare divinizzato dopo la morte, venne fatto costruire da Augusto sul luogo dove venne cremato il corpo del dittatore assassinato (luogo dove Marco Antonio pronun- ciò la famosa orazione funebre) e venne inaugurato il 18 agosto del 29 a.C. Del tempio non rimane altro che i resti del podio, in opera cementizia, avente larghi vuoti che corrispondono alle parti asportate che erano in blocchi di tufo, blocchi che servivano a sorreggere le colonne e le mura della cella. Nella parte an- teriore del podio si apriva un'esedra (chiusa per un certo pe- riodo per motivi sconosciuti) al cui interno vi è ancora il nucleo di un altare rotondo, molto probabilmente eretto sul luogo preciso della pira funebre e al posto di una colonna avente la dedica "al padre della patria", colonna rimossa al momento della costruzione del tempio. Due scale situate ai lati del podio conducevano al piano del- la cella preceduta da un pronao con sei colonne probabil- mente corinzie situate sulla fronte e due sui lati. Nella cella era situata la statua di culto che raffigurava Cesa- re avente sopra la testa una stella. Sui due lati lunghi e su quello posteriore il tempio era con- tornato da un portico che è stato supposto essere il Portico Giulio (Porticus Iulia). |