Situati tra Via Labicana e Via di San Giovanni in Laterano, a un livello più basso rispetto all'attuale, sono visibili i resti di quella che era la più grande scuola gladiatoria del- l'antica Roma, il Ludus Magnus. Gli scavi effettuati fino ad ora hanno portato alla luce solo la parte settentrionale dell'edificio di cui però si può ben riconoscere la cavea. La vera struttura del Ludus Magnus ci è pervenuta tramite un frammento della Forma Urbis (la pianta marmorea di Roma di età severiana che è giunta fino a noi in frammenti): l'edificio era composto da un'arena di forma ellittica (asse maggiore 62 metri, asse minore 45 metri) circondato dalle gradinate di una piccola cavea che in origine era rivestita di marmo; gli ingressi principali dell'arena erano sull'asse mag- giore, mentre all'altezza dell'asse minore erano previsti dei palchi per le autorità. Intorno alla cavea era situato un porti- co a due ordini di colonne in travertino con agli angoli delle fontane (una di queste fontane è stata ricostruita nel l'angolo nord-ovest); su questo portico si affacciavano gli am- bienti destinati ad ospitare i gladiatori. In corrispondenza del lato settentrionale sono ancora visibili, in discreto stato di conservazione, delle celle provviste anche di scale per sa- lire ai piani superiori. I gladiatori erano alloggiati e si allenavano quotidianamente nel Ludus Magnus; per andare nel Colosseo utilizzavano una galleria sotterranea che collegava direttamente l'arena della scuola gladiatoria all'ingresso orientale del Colosseo. La costruzione del Ludus Magnus risale all'età domizianea; l'edificio venne costruito nell'area dove era situato un quar- tiere abitativo di epoca tardo-repubblicana, di cui rimango- no tracce evidenti nell'area scavata (verso il lato meridionale, in direzione del Celio, è visibile una pavimentazione databi- le a quell'epoca). I resti della cavea e dell'arena sono da col- legare a un restauro di età traianea. Intorno al Ludus Magnus dovevano esserci altri edifici simili fatti costruire da Domiziano e tutti del medesimo tipo con arena e cavea e con ambienti eventualmente porticati: il Lu- dus Matutinus destinato all'allenamento dei venatores (le grandi cacce che si svolgevano di mattina) e situato sul Celio, il Ludus Dacicus e il Ludus Gallicus (quest'ultimo situato sul Celio) che devono il loro nome al luogo d'origine dei gladiatori che vi alloggiavano. Nelle immediate vicinanze della scuola per gladiatori erano situate tutte quelle strutture collegate per la loro funzione al Colosseo come ad esempio: lo spoliarium, dove venivano sistemati i cadaveri dopo gli scontri e spogliati delle loro ar- mature; il saniarium, un piccolo "pronto soccorso" che servi- va per il ricovero e la cura dei gladiatori feriti; il summum choragium, il magazzino dove venivano conservati gli "scenari", le macchine, i costumi e ogni genere di attrezzi e apparati destinati alla realizzazione delle scenografie per il Colosseo; infine da segnalare l'armamentarium, il deposito dove erano sistemate le armi utilizzate dai gladiatori ed era- no situate anche le officine destinate alla riparazione di armi e armature. |