LUDUS MAGNUS

Situati tra Via Labicana e Via di San Giovanni in Laterano, a un livello più basso 
rispetto all'attuale, sono visibili i resti di quella che era la più grande scuola gladia-
toria dell'antica Roma, il Ludus Magnus (immagine 1, immagine 2, immagine 3, 
immagine 4). 
Gli scavi effettuati fino ad ora hanno portato alla luce solo la parte settentrionale 
dell'edificio di cui però si può ben riconoscere la cavea. 
La vera struttura del Ludus Magnus ci è pervenuta tramite un frammento della 
Forma Urbis (la pianta marmorea di Roma di età severiana che è giunta fino a noi 
in frammenti): l'edificio era composto da un'arena di forma ellittica (asse maggiore 
62 metri, asse minore 45 metri) circondato dalle gradinate di una piccola cavea che 
in origine era rivestita di marmo; gli ingressi principali dell'arena erano sull'asse 
maggiore, mentre all'altezza dell'asse minore erano previsti dei palchi per le autorità. 
Intorno alla cavea era situato un portico a due ordini di colonne in travertino con 
agli angoli delle fontane (una di queste fontane è stata ricostruita nell'angolo 
nord-ovest); su questo portico si affacciavano gli ambienti destinati ad ospitare i 
gladiatori. In corrispondenza del lato settentrionale sono ancora visibili, in discreto 
stato di conservazione,  delle celle provviste anche di scale per salire ai piani supe-
riori.
I gladiatori erano alloggiati e si allenavano quotidianamente nel Ludus Magnus; 
per andare nel Colosseo utilizzavano una galleria sotterranea che collegava diret-
tamente l'arena della scuola gladiatoria all'ingresso orientale del Colosseo.
La costruzione del Ludus Magnus risale all'età domizianea; l'edificio venne costrui-
to nell'area dove era situato un quartiere abitativo di epoca tardo-repubblicana, di 
cui rimangono tracce evidenti nell'area scavata (verso il lato meridionale, in dire-
zione del Celio, è visibile una pavimentazione databile a quell'epoca). I resti della 
cavea e dell'arena sono da collegare a un restauro di età traianea.
Intorno al Ludus Magnus dovevano esserci altri edifici simili fatti costruire da 
Domiziano e tutti del medesimo tipo con arena e cavea e con ambienti eventual-
mente porticati: il Ludus Matutinus destinato all'allenamento dei venatores (le gran-
di cacce che si svolgevano di mattina) e situato sul Celio, il Ludus Dacicus e il 
Ludus Gallicus (quest'ultimo situato sul Celio) che devono il loro nome al luogo 
d'origine dei gladiatori che vi alloggiavano.
Nelle immediate vicinanze della scuola per gladiatori erano situate tutte quelle 
strutture collegate per la loro funzione al Colosseo come ad esempio: lo spoliarium, 
dove venivano sistemati i cadaveri dopo gli scontri e spogliati delle loro armature; 
il saniarium, un piccolo "pronto soccorso" che serviva per il ricovero e la cura dei 
gladiatori feriti; il summum choragium, il magazzino dove venivano conservati gli 
"scenari", le macchine, i costumi e ogni genere di attrezzi e apparati destinati alla 
realizzazione delle scenografie per il Colosseo; infine da segnalare l'armamentarium, 
il deposito dove erano sistemate le armi utilizzate dai gladiatori ed erano situate 
anche le officine destinate alla riparazione di queste.
 

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