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Situato vicino al Tempio di Portuno, è visibile un altro tem- pio di forma rotonda, che è comunemente detto Tempio di Vesta ma che in realtà è il Tempio di Ercole Vincitore. Costruito intorno al II secolo a.C. e restaurato in epoca tibe- riana, fu il secondo edificio in marmo ad essere costruito a Roma e il più antico in questo materiale ad essere giunto fino ad oggi. Il tempio è formato da una cella cilindrica che si apre verso oriente con un'ampia porta che ha subito modifiche nell'al- tezza quando l'edificio venne convertito in chiesa (di questa trasformazione rimangono ancora degli affreschi); la cella è circondata da una peristasi di venti colonne scanalate con capitelli corinzi (di queste una è mancante mentre nove so- no in marmo di Carrara e appartengono al restauro di epoca tiberiana) che poggiano su un basamento a gradini formato da blocchi di tufo. Sfortunatamente l'intera parte superiore è andata perduta e il tetto è di epoca moderna. Si è salvato un blocco di marmo che si presume fosse la base per la statua di culto; su tale blocco è presente una parte di iscrizione recante il nome del- la divinità alla quale era intitolato il tempio insieme con il nome dello scultore (il greco Skopas minore). |