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Situato sul terrapieno costruito agli inizi del II secolo a.C. per sopraelevare l'area del Foro Boario, è visibile il tempio detto della Fortuna Virile ma che è stato riconosciuto come il tempio di Portuno (Aedes Portuni), divinità del porto, il cui aspetto oggi è dovuto a una ricostruzione databile alla seconda metà del II secolo a.C. seguita poi da un rifacimen- to nel I secolo a.C. (ma è nota l'esistenza di questo tempio a partire dal VI secolo a.C). Il tempio è costruito su un podio in muratura rivestito con lastre di travertino. Dalla gradinata (rifatta) si giunge al pro- nao con quattro colonne ioniche scanalate e in travertino sul- la fronte e con una colonna sui due lati. Le mura della cella (rettangolare) sono in blocchi di tufo ai quali sono addossate quattro semicolonne per lato (compre- se quelle angolari), anche queste in tufo, ma con basi e capi- telli in travertino. Le colonne e le semicolonne erano antica- mente rivestite con intonaco per imitare il marmo e in vari punti è ancora visibile e ben conservato, così come per la tra- beazione e il sovrastante cornicione con i gocciolatoi, posto sul lato sinistro. Il muro in blocchi di tufo posto nell'angolo posteriore sinistro probabilmente faceva parte del recinto sacro entro il quale era costruito il tempio. |