Avendo le terme di Traiano la necessità di un notevole quan- titativo d'acqua vista l'imponenza della struttura, venne co- struita una grande cisterna nota fin dal Medioevo con il no- me di Sette Sale. Conservata quasi perfettamente e situata ai margini del Parco del Colle Oppio, è formata da nove am- bienti paralleli, con una larghezza costante di m 5,3 metri, ma con una lunghezza che va da un minimo di 29,3 metri a un massimo di 39,75 metri, divisi da pareti in calcestruzzo con aperture in diagonale. La struttura, in opera cementizia rivestita con laterizi, è di- sposta su due livelli: quello inferiore, formato da nove am- bienti a volta, serviva rialzare il serbatoio posto sopra, dando così la possibilità di mantenere la pressione vista la vicinanza alle Terme di Traiano. La cisterna era collegata con un ramo dell'acquedotto che en- trava nella città da Porta Maggiore; il condotto che permet- teva il suo ingresso nella cisterna era al centro della parete posteriore ricurva; nel terzo e nel settimo ambiente vi erano le aperture per effettuare controlli e pulizia. Nelle nicchie del piano superiore erano le finestre per l'area- zione, mentre in quelle inferiori si trovavano i condotti per l'uscita dell'acqua. L'interno è rivestito di cocciopesto, inoltre era stato riempito, per un'altezza di quasi un metro, da un deposito di limo stratificato. Per molto tempo, si è supposto che la struttura fosse in rela- zione con la vicina Domus Aurea, ma è stato escluso grazie ai bolli presenti nelle murature che hanno dimostrato la contemporaneità della cisterna con le terme di Traiano. Sopra la platea delle Sette Sale, è stata rinvenuta una domus caratterizzata da almeno due fasi: il nucleo a occidente do- veva essere probabilmente di età traianea, ed era costituito da due file di ambienti regolari in opera mista, e forse servi- va ad alloggiare il personale addetto alla manutenzione del- la cisterna. Nel IV secolo tali strutture vennero inglobate in una residen- za, le cui murature sono principalmente in opera listata e conservate per un'altezza di molto inferiore al metro. L'edificio è strutturato in vari ambienti tra i quali un'aula ab- sidata, probabilmente con copertura a capriate lignee; inoltre era anche fornito di piccole terme private delle quali riman- gono le tracce di un frigidarium e di un caldarium compren- denti una piccola cisterna per l'approvvigionamento idrico. Il prestigio della domus è reso evidente dalla ricchezza della decorazione in marmi policromi composti in opus sectile pa- rietale e pavimentale, oltre che dalla vastità degli ambienti. La domus doveva avere un'estensione maggiore di quella conosciamo, ma le strutture a est e a ovest sono andate com- pletamente distrutte. |