L'attuale ingresso del Colosseo è situato sul lato meridionale, all'altezza dell'asse minore dell'anfiteatro. Lo stato di conservazione della cavea e la piena visibilità dei sotterranei dell'arena (all'epoca coperti da una pavimenta- zione lignea), non danno la possibilità di ridare un'immagine realistica dell'edificio, ma danno in cambio un aiuto a com- prendere come fosse strutturato il sistema dei corridoi e dei passaggi interni. I quattro livelli esterni corrispondono internamente ai diver- si settori delle gradinate. I due ingressi monumentali situati sull'asse minore era de- stinati alle autorità politiche e conducevano a due pulpiti centrali dei quali sfortunatamente non è rimasto niente; per il pubblico esisteva tutta una serie di percorsi obbligati, ripetuti simmetricamente nei singoli quadranti della cavea. Il primo settore, formato da ampi ripiani sui quali erano po- sizionati i sedili (detti subsellia), era destinato ai senatori; a tale area si accedeva direttamente, tramite una breve rampa, da ingressi situati nel quarto corridoio anulare. La vicinanza all'arena favoriva la vista per gli spettacoli ma portava note- voli rischi per gli illustri spettatori presenti; per evitare pos- sibili incidenti venne costruita un'alta e robusta transenna lungo il bordo dell'arena (per maggiori dettagli vedere la pa- gina dedicata all'arena e i sotterranei del Colosseo). Un re- stauro degli anni trenta del secolo scorso ha ricostruito una parte del settore senatorio nella forma di una gradinata (ve- dere la seconda immagine dall'alto), ben visibile vicino al- l'ingresso orientale. Tra il muro del podio e il bordo dell'arena c'era una galleria di servizio coperta, oggi quasi del tutto scomparsa, e visibi- le solo nella parete di fondo dove si aprivano ventiquattro nicchie, rivestite di cocciopesto e con pavimentazione in tra- vertino. Il sistema di raccolta e canalizzazione delle acque porta a supporre che queste nicchie nell'antichità avessero la funzione di latrine. Il percorso coperto era destinato al personale di servizio le- gato ai giochi e poteva essere raggiunto tramite ingressi posti nel quarto corridoio anulare della cavea e non accessibili al pubblico, chiusi da porte di cui rimangono solamente i fori dei cardini posti sulle soglie di marmo. Sul lato dove è situato l'attuale ingresso (in corrispondenza della galleria di servizio che è stata ampiamente ricostruita nell'800), oltre una cancellata si possono vedere delle strut- ture appartenenti a un passaggio sotterraneo che è ricordato dalle fonti come il luogo del tentato assassinio dell'impera- tore Commodo. Sono conservati tratti della pavimentazione a tessere bianche e nere oltre a parti del rivestimento in mar- mo, dell'intonaco dipinto e della decorazione a stucco delle volte. Delle rampe di scale situate nel terzo corridoio anulare da- vano accesso al secondo settore dell'anfiteatro, ovvero la pri- ma balconata, detta maenianum primum: era costituita da un ripiano circolare (praecinctio) con un corridoio interno (iter) ed era dotata di otto gradinate in marmo. Il terzo settore (detto maenianum secundum) è raggiungibile da rampe di scale molto ripide, situate in posizione diame- tralmente opposta rispetto a quelle che davano accesso al se- condo settore; questo settore era a sua volta diviso in due fa- sce dette imum e summum: il primo era caratterizzato da pianerottolo (praecinctio) e da un suo corridoio (iter) insieme a una lunga gradinata con al centro gli ingressi per le scali- nate detti vomitoria (la praecinctio posteriore di questa parte è piuttosto alta per la presenza di altri ingressi e di finestre per illuminare il corridoio posteriore); la seconda fascia, cor- rispondente alla parte superiore del terzo settore, era formata da 18 gradini la cui praecinctio posteriore forma la base della terza balconata. Questo settore aveva il maggior numero di posti a sedere. L'ultimo settore (la terza balconata), situato in corrisponden- za del quarto ordine esterno, era detto maenianum summum in ligneis poiché era formato da strutture in legno (da qui il riferimento) e coronato da un portico di ottanta colonne in cipollino e granito con capitelli corinzi e compositi, con un- dici gradini in legno (al piano terra sono attualmente deposi- tate alcune parti di colonne e alcuni capitelli in parte risalen- ti al restauro svolto in epoca severiana). Il complesso sistema di rampe e passaggi permetteva un af- flusso e deflusso molto semplici, inoltre garantiva il rispetto della distribuzione dei posti prefissati e strutturati per fasce sociali. AVANTI LA DISPOSIZIONE DEI POSTI |