TEMPIO DELLA MAGNA MATER

  Situato dietro l'area delle capanne romulee, si può vedere il
  podio del Tempio della Magna Mater dove è visibile anche
  un boschetto di lecci. 
  Il tempio era a cella quadrata posta su un alto basamento ri-
  vestito con blocchi di peperino. Doveva avere sei colonne 
  dal lato dell'ingresso e un'ampia scalinata posta dinanzi al 
  pronao; tale ricostruzione è stata confermata da un rilievo 
  della prima età imperiale che riproduce una processione di
  fronte al tempio. 
  L'edificio ebbe dei restauri dopo l'incendio del 111 a.C. per
  conto di Metello Numidico e nel 3 d.C. per ordine di Augu-
  sto.
  L'identificazione è stata confermata grazie ad alcune iscrizio-
  ni e al ritrovamento della statua della dea (visibile nel Museo
  Palatino).
  Di fronte al pronao era posta una terrazza sostenuta da muri
  paralleli in blocchi di tufo databili al III secolo a.C. e visibili
  ancora oggi; in epoche successive le strutture vennero riuti-
  lizzate per costruire una serie di ambienti (probabilmente 
  botteghe) posti su una via interna coperta che attraversava 
  l'area.
  Recenti scavi hanno individuato, ad est del tempio, le fonda-
  zioni e i resti del podio di un tempio identificato come il 
  tempio della Vittoria, costruito nel 294 a.C. dal console Lucio
  Postumio Megello e al quale Marco Porcio Catone nel 193 
  a.C. fece aggiungere un ambiente dedicato alla Victoria Virgo.

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