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Situati sotto la Domus Flavia, i Bagni di Livia sono in realtà un complesso di costruzioni neroniane riferibili in parte alla Domus Transitoria e in parte alla Domus Aurea. Si accede al complesso tramite una scala antica (A) posta nel Triclinio della Domus Flavia e si giunge in uno spazio oggi coperto da un soffitto a lucernai; sulla sinistra si può distin- guere un padiglione (C) in origine ornato con colonne e pi- lastri policromi e con un pavimento in marmo. Al centro do- veva esserci una fontana, mentre nel fondo si può distinguere una nicchia. La parete opposta (B) è decorata con un ninfeo a due ordini, in parte ricostruito grazie ai disegni svolti negli scavi settecenteschi. Le colonne erano di marmo verde e rosso antico con capitelli in bronzo. Intorno si aprivano varie stan- ze (D): una in particolare, tagliata dalle fondazioni della Do- mus Aurea, conserva degli affreschi del ciclo troiano. Due va- ni aperti nel muro contenevano delle fontane a gradini che formavano delle piccole cascate. Le stanze (F) situate sul lato nord-est hanno le volte decorate con motivi vari. Sembra che la costruzione avesse un piano superiore, può es- sere ricollegato il pavimento (intarsiato di marmi policromi) situato a ovest del Ninfeo, appena più in basso rispetto al li- vello domizianeo (oggi ricoperto). Sopra le strutture della Domus Transitoria, andata distrutta dall'incendio del 64 d.C., vennero gettate le fondazioni della Domus Aurea (E), mai terminata, che Domiziano riutilizzò per il suo palazzo imperiale. Alla fase neroniana appartiene una grande latrina (I), probabilmente utilizzata dagli operai durante i lavori. |