TEMPIO DI ROMOLO

L'edificio venne fatto costruire dall'imperatore Massenzio in memoria del figlio Romolo (da 
qui il nome del tempio), morto in tenera età nel 309 d.C. e divinizzato; di recente però sono 
stati espressi dubbi su questa identificazione e si è pensato di localizzare in questo luogo il 
tempio di Giove Statore.
E' probabile che  la denominazione tempio di Romolo sia stata solo una variazione tempora-
nea fino all'arrivo di Costantino che avrebbe riportato il tempio al suo culto originario.
Della struttura si possono ben vedere le fondamenta; ciò è dovuto al fatto che la strada ri-
messa in luce negli scavi del 1899 ha portato alla luce il livello stradale di epoca augustea, 
causando però lo smantellamento della via costruita dopo l'incendio del 64 d.C.
Si tratta di un edificio (immagine) interamente costruito in mattoni, formato da un corpo cen-
trale a cupola (il tetto e il lanternino sono invece di epoca moderna) preceduto da una fac-
ciata a forma di emiciclo e fiancheggiato da due ambienti uguali e simmetrici terminanti cia-
scuno con un'abside, di pianta rettangolare allungata preceduti da una coppia di colonne di 
marmo "cipollino" su alto plinto (rimangono solamente quelle di destra); questi due vani 
erano posti in comunicazione con l'ambiente centrale tramite due porte.
E' completamente scomparso il rivestimento marmoreo che doveva coprire i muri in lateri-
zio, si è però conservata la porta in bronzo (immagine) contornata da una cornice di marmo 
e con ai fianchi due colonne di porfido che reggono un ricco architrave marmoreo con deco-
razione floreale. 
A sinistra e a destra del portale d'ingresso vi era coppia di nicchie destinate a ospitare sta-
tue ma in seguito vennero murate.
L'edificio, intorno alla metà del VI secolo d.C. venne trasformato in vestibolo della chiesa 
dedicata  ai SS. Cosma e Damiano.

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