Situati alle pendici del Campidoglio (sulla destra guardando il colle), sono visibili
dei resti che sono tutto quello che rimane del Tempio della Concordia. Dell'edificio
rimangono il podio in muratura, parti delle pareti, l'ingresso della cella formata da
due lunghi blocchi di marmo e il nucleo del basamento della statua per il culto
della dea, situata in fondo alla cella (immagine 1, immagine 2).
La costruzione del tempio venne realizzata nel 367 a.C. per ordine di Marco Furio
Camillo per celebrare la pace tra patrizi e plebei grazie alla loro equiparazione nei
diritti politici. Vennero effettuati dei restauri nel 121 a.C. ad opera di Lucio Opinio,
e in seguito tra il 7 a.C. e il 10 d.C. ad opera di Tiberio che provvide ad arricchirlo
di numerose opere d'arte. Sono da ricollegare a quest'ultimo restauro l'assetto e i
resti che si possono attualmente vedere: la cella è molto larga (45 per 24 metri) ed
è preceduta da un pronao che doveva essere formato da una gradinata e da 6 co-
lonne corinzie sulla facciata (uno dei capitelli è stato sistemato nell'Antiquarium
Forense).