S. MARIA ANTIQUA

Situati alle spalle del Tempio dei Castori, vi sono i ruderi del Vestibolo dei Palazzi 
imperiali formato da un atrio (al centro del quale era situata una vasca rettangolare
dell'epoca di Caligola oggi rinterrata ma segnata sul pavimento) e da una sala con 
quadriportico e dotata di tre stanze sul fondo. Verso la fine del VI secolo, quest'ul-
tima parte venne trasformata e adattata a chiesa cristiana dedicata a Maria (la deno-
minazione Antiqua verrà data quando sarà costruita la chiesa di S. Maria Nuova -
in seguito chiamata Santa Francesca Romana - dove era situato il Tempio di Venere).
Il portico venne trasformato in nartece sul davanti e in navate sui lati, men tre l'ab-
side venne aperto scavando lo spesso muro situato sul fondo.
All'interno rimangono stupendi affreschi databili tra il VI e il IX secolo: nella navata 
sinistra vi sono affreschi che riprendono storie del Vecchio Testamento e una teoria 
di Santi e dottori della Chiesa d'Oriente e d'Occidente ai lati del Cristo sul trono che 
benedice; nella navata sinistra dovevano esserci affreschi che riprendevano storie da 
Nuovo Testamento.
La cappella situata sul fondo della navata sinistra presenta affreschi riguardanti la 
vita di Giuditta e del figlio Quirico insieme alla figura con nimbo quadrato (segno 
dell'esistenza in vita della persona) di Papa Zaccaria (741-752 d.C.) committente 
degli affreschi. 
Nell'abside sono state trovate tracce di più strati di affreschi posizionati l'uno sul-
l'altro. Nello strato superiore sono visibili ancora due cherubini e il Cristo al quale 
la Vergine presenta un pontefice identificato come Paolo I (757-765 d.C.).
Al centro della navata vi è il recinto della schola canthorum che conserva tracce di 
pitture con figure e scene tratte dal Vecchio Testamento.
La chiesa non venne più utilizzata a partire dal IX secolo (probabilmente continuò 
ad avere in loco una comunità di monaci) a causa dei continui crolli di materiali 
provenienti dai sovrastanti edifici del Palatino.

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