ARCO DI TITO

L'Arco venne costruito dal Senato in memoria dell'imperatore Tito dopo la sua morte av-
venuta nell'81 d.C.
 L'arco mostra le fondazioni sospese a causa di uno scavo avvenuto in epoca moderna al 
fine di riportare alla luce la pavimentazione di epoca augustea, eliminando però la pavi-
mentazione contemporanea all'arco. L'arco nel tempo ha avuto notevoli traversie (in epo-
ca medievale venne addirittura incorporato nella costruzione del convento di S. M Nova 
- S. Francesca Romana- e all'interno del fornice venne ricavata addirittura una stanza), ma
venne riportato agli antichi splendori grazie ai lavori (1822) eseguiti da parte di Giuseppe
Valadier su commissione di Pio VII con integrazioni di travertino (l'iscrizione commemo-
rativa di questi lavori la si può vedere dal lato del Foro Romano).
L'arco, a un solo fornice, conserva la maggior parte delle decorazioni dal lato del Colosseo;
sulla facciata si possono notare quattro semicolonne in marmo. La decorazione più impor-
tante di tutto l'arco è quella posta all'interno.

Guardando in direzione del Foro Romano, sul lato sinistro (immagine) si possono vedere 
dei portatori che trasportano oggetti conquistati nella campagna di Tito contro gli Ebrei (in
 questo caso trombe d'argento e il candelabro a sette bracci, gli oggetti più importanti al 
momento della conquista di Gerusalemme; accanto ad essi si possono vedere altri portato-
ri con cartelli sui quali con buona probabilità erano incisi i nomi delle città conquistate). 
All'estrema destra si può notare un arco sormontato da due quadrighe: si tratta della Porta
Trionfale, situata nel Foro Boario, inizio della cerimonia del trionfo.

Sul pannello di destra dell'Arco (immagine) si può vedere la quadriga su cui si trova Tito, 
preceduta dalla dea Roma che trattiene i cavalli per il morso; alle spalle dell'imperatore 
sono raffigurate una Vittoria e due figure maschili, un giovane a torso nudo e un anziano 
con la toga, nei quali alla fine si sono riconosciute le personificazioni rispettivamente del 
Popolo e del Senato di Roma; in secondo piano sono presenti profili di teste e numerosi 
fasci littori a rappresentare l'affollamento dei magistrati dietro al trionfatore.

La volta a cassettoni (immagine) posta al centro dell'arco presenta la raffigurazione di Tito
trasportato in cielo da un'aquila (riferimento alla divinizzazione di tutti gli imperatori do-
po la morte).

L'iscrizione originale dell'epoca (immagine) può essere vista sul lato verso il Colosseo e 
recita: "il Senato e il Popolo Romano (dedicarono) al Divo Tito Vespasiano figlio del di-
vo Vespasiano".

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